Arriva una delle prime proposte di elaborazione per la nuova Audi A7. A realizzarla è stato MTM, nome del tuning tradizionalmente legato alla casa dei quattro anelli, che in quest’occasione ha puntato su un risultato non troppo chiassoso. Tra le novità principali va menzionato senz’altro il diffusore posteriore in cui compaiono i quattro inediti terminali di scarico.
Per il resto fanno la loro comparsa i cerchi MTM Bimoto a nove razze, un set di distanziali e un modulo elettrico per abbassare l’altezza da terra. Non può chiaramente mancare in casi del genere il ritocco alla centralina motore: il lavoro di MTM, concentratosi in questo caso sul 3.0 TDI, ha portato il motore da 245 a 285 CV di potenza massima.
ABT mette le mani sull’Audi A7. La ricetta estetica lascia pressoché inalterato il design dell’auto: minigonne laterali (un po’ posticce a dire il vero), un lievissimo lip-spoiler anteriore e la coda ora dotata di 4 terminali si scarico quadrangolari sono, insieme ai cerchi in lega (disponibili dai 19 ai 21’), gli unici elementi che testimoniano la “cura ABT”.
Le novità più consistenti sono sotto al cofano. Il preparatore ha concentrato la sua attenzione sulle unità 3.0 V6 sovralimentate benzina e diesel. Quest’ultimo è ora disponibile in 2 step di potenza: il primo fa lievitare la cavalleria da 245 a 282 CV mentre la coppia massima sale di 50 Nm. Il secondo, oltre al lavoro sull’elettronica, beneficia di un nuovo turbocompressore che fa schizzare la potenza a 310 CV e la coppia massima a 610 Nm. Ancora più prestante il 3.0 TFSI capace ora di erogare 410 CV. ABT sarà fra gli espositori del Salone di Ginevra.
Pogea Racing presenta la sua interpretazione dell’Audi A7: il tuner ha provveduto ad un lavoro “cromatico” per la carrozzeria della berlina coupè di Ingolstadt. Niente superfici aerodinamiche o minigonne aggiuntive quindi. Solo tanto rosso per la parte inferiore delle fiancate e nero per il tetto (una soluzione che ricorda da vicino alcune vetture di Stoccarda) e per il guscio degli specchietti retrovisori. L’auto poggia su cerchi in lega Moz da 20’ tinti in nero con bordino cromato e canale rovesciato; calzano pneumatici Continental Sport Contact 3 da 265/30. L’assetto regolabile è fornito dalla KW. Il sistema frenante è invece dell’italiana Brembo.
Pogea ha provveduto a rinvigorire anche i propulsori V6 3.0 benzina e turbodiesel. Il primo passa da 300 a 345 CV mentre la coppia massima raggiunge i 495 Nm da 440 di serie. Le versioni turbodiesel 3.0 passano rispettivamente da 204 a 251 CV, con coppia massima che tocca i 468 Nm (da 400); e da 245 a 289 Cv con la coppia massima che schizza a 555 NM (da 500). Per tutti i motori suddetti sono disponibili a richiesta filtri dell’aria ed impianti di scarico sportivi.
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